lunedì 28 febbraio 2011

Cucina Siciliana

Fra le cucine regionali, quella siciliana è fra le più note per sapori intensi, colori brillanti, varietà di prodotti. La pasta con le sarde o col nero delle seppie, il pesce spada, la pasta reale, la cassata
e i cannoli alla ricotta sono sinonimo di sicilianità in tutto il mondo. Le variegate civiltà che hanno dominato l’Isola hanno lasciato traccia del loro passaggio persino nella tradizione culinaria. Numerose le dominazioni, dai greci, che hanno dato una nuova impronta all’uso dei cereali e dell’ulivo, ai romani; dai fenici agli arabi che hanno impreziosito le cucine con l’anice, la cannella, il sesamo, lo zafferano. E’ nella conca d’Oro che l’impronta della popolazione araba riecheggia oggi ancora molto forte con le panelle, il pane con la meusa, il cous-cous, la cuccia e la scursunera nel trapanese. Ai normanni si deve la cultura del “pisci stoccu e baccalà” ma anche delle aringhe affumicate. Questo popolo guerriero e potente si è trovato a dover cedere il passo agli spagnoli che hanno introdotto l’elemento base della cassata, il pan di spagna appunto. Nel frattempo la scoperta delle Americhe ha fornito alimenti preziosi per la caponata (pomodori, peperoni) ma anche il cacao, il peperoncino e le melanzane importate (per la riuscita della parmigiana e della pasta alla norma) probabilmente dall’India.L’avvicendarsi di queste dominazioni ha reso ogni zona della Trinacria unica, caratterizzata da specialità gastronomiche peculiari.
Le città in riva al mare Catania, Siracusa, Messina, Palermo e Trapani, offrono piatti che rievocano la forza del mare con una vasta varietà di pesci, di ogni dimensione e sapore. L’entroterra con Agrigento, Enna e Caltanissetta, mettono in tavola legumi, carni, insaccati di ottima qualità, formaggi stagionati che al sol pensiero fanno venire l’acquolina in bocca.
La terra siciliana, così selvaggia e difficile è stata capace, e lo è ancor oggi, di porgere i migliori frutti ai propri abitanti e a coloro i quali vengono accolti col calore e l’ospitalità che contraddistingue questa gente.
Le uve crescono baciate dal sole dorato e lasciano scoprire al palato ora la forza dell’Etna, ora il duro lavoro e l’impegno di chi si è dedicato alle meraviglie di questa Terra.
Nelle pietanze della Sicilia troviamo la semplicità dei prodotti della natura dei sicani e dei siculi,
l’estro arabo, l’eco del fasto e della ricercatezza delle antiche corti borboniche, un connubio che chiunque desidera provare, una tentazione a cui è difficile rinunciare.

lunedì 7 febbraio 2011

Soufflè al formaggio

Soufflè al formaggio

I soufflé sono delle preparazioni, dolci o salate, cotte al forno e composte da un impasto di burro, farina, latte e tuorli d’uova, il tutto unito ad albumi montati a neve; il soufflé al formaggio (in questo caso) viene preparato con l’aggiunta di Parmigiano ed Emmentaler grattugiati.

La preparazione dei soufflè, al contrario di quello che si può pensare, non è così complessa, anche se la fase più critica per la buona riuscita della ricetta è la cottura: seguendo delle semplici ma fondamentali regole, vedrete che i vostri soufflé risulteranno soffici e belli gonfi. Eccone alcune:


-per la cottura in forno usate dei contenitori di porcellana o pirex;
-oliate il contenitore del vostro soufflé fino al bordo, operazione che aiuterà il soufflé a gonfiarsi;
- preriscaldate il forno a una temperatura di 160°; incorporate gli albumi montati a neve solo all’ultimo momento (non montate troppo gli albumi: più saranno montati a neve ferma più aria ci sarà al loro interno),
- regola importantissima: non aprite il forno durante la cottura, lo sbalzo di temperatura farebbe “sgonfiare” immediatamente il vostro soufflé. Quando poi il vostro soufflé sarà pronto, lasciatelo in forno, spento, per un paio di minuti e quando lo andrete ad estrarre dal forno, fate attenzione alle correnti d’aria….quindi chiudete le finestre!!!!.

Farfalle con zucchine zafferano e speck

Farfalle con zucchine zafferano e speck

Difficoltà: difficoltà 1
Dosi: per 4 persone
Tempo: 30 minuti
Ingredienti :350 gr. di pasta farfalle - 5 Zucchine . 100 gr. di Speck- i bustina di Zafferano - 1 Cipolla piccola - Prezzemolo q.b. - Parmigiano reggiano grattugiato q.b. - Semi di papavero q.b. -Olio extravergine d'oliva q.b. - sale q.b.
Un piatto leggero, molto gradevole. È davvero semplice da preparare e il risultato farà leccare i baffi ai vostri ospiti!

Preparazione:
Per prima cosa lavate e tritate il prezzemolo, sminuzzate lo speck, lavate le zucchine e tagliatele a cubetti. Affettate mezza cipolla e farela dorare in padella con un po' d'olio; aggiungete le zucchine e fatele cuocere per circa 20 minuti, aggiustando di sale. Incorporate lo speck, lo zafferano e un po' di prezzemolo, mescolate e continuate la cottura per far dorare lo speck.

Nel frattempo mettete a scaldare una pentola d'acqua; aggiungete il sale quando comincia a bollire e versateci poi le farfalle. Quando sono al dente, scolatele e versatele nella padella con il sugo di zucchine e speck; fate saltare per un paio di minuti e servite la pasta con una spolverata di parmigiano grattugiato e semi di papavero.

Idee e varianti:
Potete aggiungere anche mezza confezione di panna liquida da cucina, soprattutto se notate che il condimento è troppo asciutto.

Biscotti ferro di cavallo bimby

Ingredienti:

380 g di farina 00, 120 g di fecola, 1 uovo, 150 g di zucchero a velo, 20 g di burro morbido, 130 g di margarina

Preparazione:

Inserite nel boccale lo zucchero: 15-20 sec. vel. Turbo. Aggiungete tutti gli altri ingredienti: 50 sec. vel. 6. Formate dall’impasto ottenuto dei bastoncini, appiattite leggermente tra le mani e conformate a ferro di cavallo. Cuocete in forno a 180° per 10-15 min. Intingete le punte dei biscotti tiepidi nel cioccolato fuso. Potete variare i ferri aggiungendo del cacao in polvere nella farina, ottenendo una pasta scura, e fondendo le punte nel cioccolato bianco.

Conchiglie con zucca e ricotta bimby

Ingredienti:

1 Kg. di zucca gialla a tocchetti, 300 gr. di ricotta fresca, 1 cipolla piccola, 50 gr. di burro, 50 gr. di parmigiano grattugiato, sale e pepe nero q.b.

Preparazione:

Mettete nel boccale la cipolla: 10 sec. vel. 3: aggiungete il burro e fatela rosolare per 4 min. a 100°, vel. 1. Unite la zucca, il sale e fatela cuocere per 15 min. a 100°, vel. 3: nel caso in cui la purea di zucca si presentasse acquosa, continuate la cottura per altri 5 min. vel. 3 a temp. Varoma, togliendo il misurino. In una terrina capiente mettete la ricotta, schiacciatela con i rebbi di una forchetta e diluitela con mezzo mis. di acqua di cottura della pasta. Versate la purea di zucca ben calda sulla crema di ricotta, mescolando bene; aggiungete le conchiglie ben scolate, mescolate, e spolverizzate il tutto con il parmigiano ed il pepe appena macinato.

Cucina Siciliana

Fra le cucine regionali, quella siciliana è fra le più note per sapori intensi, colori brillanti, varietà di prodotti. La pasta con le sarde o col nero delle seppie, il pesce spada, la pasta reale, la cassata

e i cannoli alla ricotta sono sinonimo di sicilianità in tutto il mondo.Le variegate civiltà che hanno dominato l’Isola hanno lasciato traccia del loro passaggio persino nella tradizione culinaria. Numerose le dominazioni, daigreci, che hanno dato una nuova impronta all’uso dei cereali e dell’ulivo, airomani; dai fenici agli arabi che hanno impreziosito le cucine con l’anice, la cannella, il sesamo, lo zafferano. E’ nella conca d’Oro che l’impronta della popolazione araba riecheggia oggi ancora molto forte con le panelle, il pane con la meusa, il cous-cous, la cuccia e la scursunera nel trapanese. Ainormanni si deve la cultura del “pisci stoccu e baccalà” ma anche delle aringhe affumicate. Questo popolo guerriero e potente si è trovato a dover cedere il passo agli spagnoli che hanno introdotto l’elemento base della cassata, il pan di spagna appunto. Nel frattempo la scoperta delle Americhe ha fornito alimenti preziosi per la caponata (pomodori, peperoni) ma anche il cacao, il peperoncino e le melanzane importate (per la riuscita della parmigiana e della pasta alla norma) probabilmente dall’India.L’avvicendarsi di queste dominazioni ha reso ogni zona della Trinacria unica, caratterizzata da specialità gastronomiche peculiari.

Le città in riva al mare Catania, Siracusa, Messina, Palermo e Trapani, offrono piatti che rievocano la forza del mare con una vasta varietà di pesci, di ogni dimensione e sapore. L’entroterra con Agrigento, Enna e Caltanissetta, mettono in tavola legumi, carni, insaccati di ottima qualità, formaggi stagionati che al sol pensiero fanno venire l’acquolina in bocca.

La terra siciliana, così selvaggia e difficile è stata capace, e lo è ancor oggi, di porgere i migliori frutti ai propri abitanti e a coloro i quali vengono accolti col calore e l’ospitalità che contraddistingue questa gente.

Le uve crescono baciate dal sole dorato e lasciano scoprire al palato ora la forza dell’Etna, ora il duro lavoro e l’impegno di chi si è dedicato alle meraviglie di questa Terra.

Nelle pietanze della Sicilia troviamo la semplicità dei prodotti della natura dei sicani e dei siculi,

l’estro arabo, l’eco del fasto e della ricercatezza delle antiche corti borboniche, un connubio che chiunque desidera provare, una tentazione a cui è difficile rinunciare.

mercoledì 2 febbraio 2011

Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


Watercolour - Artists - Keith Ward


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